Con la Delibera di Giunta Comunale (DGC) n. 1358 del 6 novembre 2025, il Comune di Milano ha approvato gli indirizzi per l’avvio della variante parziale al Piano di Governo del Territorio (PGT), revocando contestualmente la precedente DGC n. 496/2023 di avvio della revisione complessiva del PGT.
La Giunta ha altresì fornito agli Uffici disposizioni transitorie per l’applicazione delle norme che regolano gli scostamenti dalle indicazioni morfologiche.
Di seguito un approfondimento sui contenuti della delibera, il cui testo integrale è consultabile qui.
SI – Studio Inzaghi rimane a disposizione per qualsiasi chiarimento.
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Con la Delibera di Giunta Comunale n. 1358 del 6 novembre 2025, il Comune di Milano ha approvato gli indirizzi per l’avvio della variante parziale al Piano di Governo del Territorio (PGT), che aggiornerà le Norme di Attuazione del Piano delle Regole e del Piano dei Servizi.
La decisione mira ad adeguare la normativa urbanistica alle recenti disposizioni regionali e nazionali, a risolvere alcune criticità applicative e a semplificare i procedimenti amministrativi in attesa della futura variante generale, le cui tempistiche non consentono di fornire in tempi brevi risposte efficaci a tali difficoltà. Contestualmente, è stato revocato l’avvio della revisione complessiva del PGT (Delibera di Giunta n. 496/2023).
In sintesi, il nuovo procedimento di variante sarà orientato ai seguenti indirizzi, finalizzati a:
- Allineare le modalità attuative del Piano delle Regole alle recenti disposizioni comunali (DGC 552/2025 e DD 4192/2025).
- Precisare il concetto di cortile, fornendo una definizione geometrica chiara e univoca come elemento morfologico.
- Chiarire le modalità di trasferimento dei diritti edificatori tramite la perequazione, anche negli ambiti con pianificazione attuativa.
- Limitare gli scostamenti dalle regole morfologiche ai soli procedimenti di pianificazione attuativa, con relazioni dettagliate di confronto tra progetto e contesto urbano.
- Rendere coerenti le norme paesaggistiche del Piano delle Regole con il Codice dei Beni Culturali (D.Lgs. 42/2004), chiarendo il ruolo e il valore vincolante dei pareri della Commissione per il Paesaggio.
- Definire in modo puntuale l’iter amministrativo per l’inserimento di diritti edificatori in aree comunali e per gli interventi nelle Piazze e nei Nodi di Interscambio, sempre tramite pianificazione attuativa.
- Limitare i cambi di destinazione d’uso delle autorimesse, per preservare la funzione originaria.
- Aggiornare le norme sull’Edilizia Residenziale Sociale (ERS), specificando le tipologie di housing sociale ammesse.
- Consentire la realizzazione di ERS sopra indice solo se conforme alle indicazioni morfologiche o, in casi motivati, all’interno di procedimenti attuativi, garantendo la relativa dotazione di servizi.
- Adeguare la disciplina delle attività commerciali alle nuove normative e disposizioni sopravvenute.
- Tutela dei manufatti rurali, con il divieto di demolizione e la valorizzazione del patrimonio edilizio storico.
- Aggiornare la disciplina urbanistica nelle aree del Parco Nord Milano, per armonizzare le competenze tra Comune ed Ente Parco.
- Rivedere le norme transitorie e finali, per garantire coerenza normativa.
- Adeguare le regole sulla dotazione dei servizi pubblici e privati, in rapporto alle esigenze urbane.
- Assicurare la conformità morfologica per interventi su servizi privati convenzionati e superfici accessorie (esclusi i servizi pubblici).
- Definire le modalità di aggiornamento del Piano dei Servizi in caso di dismissioni, rilocalizzazioni o integrazioni dei servizi pubblici e di interesse generale, sia su immobili pubblici che privati.
In attesa dell’approvazione della variante normativa al PGT, la Giunta comunale ha altresì fornito agli Uffici disposizioni transitorie per l’applicazione delle norme che regolano gli scostamenti dalle indicazioni morfologiche (disposizioni di cui all’art. 19, commi 4 e 5, all’art. 21, comma 8 e all’art. 23, comma 4 delle Norme di Attuazione del Piano delle Regole del PGT vigente). In particolare:
- Gli scostamenti dalle norme morfologiche dovranno essere interpretati e applicati con la massima cautela, per garantire uno sviluppo urbano coerente e armonico.
- Ogni richiesta di deroga dovrà essere accuratamente motivata e valutata dagli uffici competenti e dalla Commissione per il Paesaggio, che dovrà esprimere pareri dettagliati sulla coerenza paesaggistica e ambientale dei progetti.
- Fino all’approvazione della variante, gli scostamenti potranno essere autorizzati solo nell’ambito di procedimenti di pianificazione attuativa (conformemente alle modalità indicate nella D.G.C. 552/2025 e nella DD 4192/2025) accompagnati da una relazione tecnica e morfologica motivata.
- Nei restanti casi, l’eventuale deroga potrà essere ammessa solo nel rispetto dell’altezza massima degli edifici esistenti e previa verifica approfondita da parte degli uffici, basata su un’analisi tipo-morfologica e architettonica del contesto urbano.
- Qualora emerga una mancanza di coerenza o un peggioramento del contesto urbano, gli uffici potranno negare la richiesta di scostamento, anche senza richiedere il parere della Commissione per il Paesaggio.
Il provvedimento prevede l’avvio della relativa Verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e la pubblicazione dell’avviso di avvio del procedimento su quotidiani locali, sull’Albo Pretorio, sul sito comunale, sul BURL e sulla piattaforma SIVAS.
Entro 30 giorni dalla pubblicazione, cittadini e soggetti interessati potranno presentare suggerimenti e proposte.