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Donazioni di immobili: arriva la svolta. Circolazione più semplice, rischi ridotti.

La nuova disciplina elimina il timore principale di acquirenti e banche: la possibilità di dover restituire l’immobile a seguito di un’azione di riduzione promossa dagli eredi legittimari.

L’acquirente di un’immobile proveniente da donazione viene finalmente tutelato e la responsabilità ricade solo sul donatario-venditore, con un meccanismo che porta a un eventuale indennizzo economico a carico del venditore, ma non alla perdita dell’immobile da parte dell’acquirente.

Una riforma attesa da anni che renderà nuovamente fluido un segmento di mercato rimasto a lungo “bloccato” dalle paure ereditarie.

L’impatto concreto rispetto alle donazioni già effettuate andrà valutato caso per caso in base al testo finale della norma.

Con la riforma, cambia anche il mercato delle polizze sulle donazioni.
Le assicurazioni nate per coprire il rischio di restituzione da parte del terzo acquirente – spesso utilizzate per rendere “vendibili” gli immobili donati – vedranno ridursi il loro campo di applicazione.

Potrebbero, invece, svilupparsi polizze per coprire il rischio di indennizzo da parte del venditore a favore degli eredi legittimi.

Il centro dell’attenzione si sposta: non più la tutela dell’acquirente dell’immobile, ma la disciplina dei rapporti economici tra donatario e legittimari.

La riforma incide anche sulle operazioni societarie: se confermata l’estensione ai beni mobili e alle partecipazioni, verranno meno molte coperture assicurative oggi utilizzate nelle compravendite di quote.

Uno scenario nuovo, che richiederà un riassetto degli strumenti contrattuali e delle prassi di mercato.