Il Build to Rent continua ad attirare l’attenzione di sviluppatori e investitori: il modello sembra rispondere con efficacia alle sfide del mercato residenziale, generando benefici economici, sociali e ambientali. Eppure, in Italia questa asset class non è ancora decollata come in altri Paesi europei.
Ne ha parlato Gabriele Paladini, partner di SI – Studio Inzaghi, in una recente intervista a Monitor Immobiliare.
“L’ultimo intervento in materia è di oltre 20 anni fa. Nel frattempo, il mondo è cambiato, il mercato del residenziale è completamente cambiato. Le norme attuali non sono più adeguate. In particolare, l’onere IVA non recuperabile è stato, nella nostra esperienza, uno dei principali fattori che hanno frenato lo sviluppo del Build to Rent in Italia”.
Una regolamentazione aggiornata e coerente con le esigenze del mercato è oggi fondamentale per consentire agli operatori di investire in modo strutturato e su larga scala, offrendo soluzioni abitative accessibili, stabile e di qualità.
Qui trovate l’intervista completa.